INCANTEVOLI SCORCI
Incantevoli scorci trasfigura una scalinata di Ragusa Ibla in una visione poetica, sospesa tra presente e passato. Con sovrapposizioni leggere e segni essenziali, l’opera evoca il fluire del tempo e la memoria silenziosa dei luoghi. I colori luminosi rivelano la vitalità nascosta di ciò che spesso sfugge allo sguardo. Il passato riaffiora tra i dettagli quotidiani, svelando bellezza inattesa. L’opera invita a osservare con attenzione, per riscoprire l’incanto del familiare.
Date
Marzo 2024
Luoghi
Brescia
DESCRIZIONE
Descrizione:
In Incantevoli scorci, una scalinata immersa nel cuore antico di Ragusa Ibla, si trasfigura in una visione poetica e sospesa. La composizione, costruita attraverso sovrapposizioni di colore e segni essenziali, restituisce la delicatezza del tempo che scorre e la persistenza silenziosa del passato.
I toni luminosi — l’azzurro tenue del cielo, i verdi accesi della vegetazione, il giallo che filtra tra le pietre — suggeriscono la vitalità di un luogo vissuto, ma mai veramente visto. È infatti questo il nucleo concettuale dell’opera: il passato, con le sue imperfezioni, riaffiora tra le trame della quotidianità, invisibile finché lo sguardo non si posa con attenzione.
Così, un semplice scorcio urbano si trasforma in un invito alla meraviglia: ciò che credevamo familiare rivela dettagli inattesi, fragili e preziosi, capaci di incantarci. L’opera è una riflessione sottile sulla memoria, sull’osservazione e sul potere della bellezza nascosta.
DETTAGLI
TITOLO DELL’OPERA: Incantevoli Scorci
AUTORE: Maria La Rosa
TIPO DI SUPPORTO: Carta (Paper)
DIMENSIONE: 29,7 x 42,0 cm (11,7 x 16,5 in)
TECNICA: Tecnica mista su carta
ANNO: 2024
REALIZZAZIONE in: Italia, Brescia

LA PAROLA ALL’ARTISTA
In Incantevoli scorci ho voluto dare forma a un frammento di Ragusa Ibla che porto dentro da sempre, trasformandolo in una visione intima e sospesa. Attraverso sovrapposizioni leggere e colori vibranti, ho cercato di restituire quella bellezza nascosta che spesso sfugge alla fretta dello sguardo. La scalinata non è solo un luogo fisico, ma un passaggio della memoria, dove il tempo si stratifica e riaffiora in piccoli dettagli. Con questa opera invito a rallentare, ad osservare davvero, per lasciarsi sorprendere da ciò che sembrava noto ma non era mai stato davvero visto.