RADICI
Radici è un omaggio al luogo natale, rappresentato con segni essenziali e colori delicati che evocano memoria e appartenenza. L’architettura centrale emerge come visione sospesa tra realtà e ricordo. Toni caldi e azzurri trasparenti creano un’atmosfera rarefatta, attraversata da rami simbolici come vene. L’opera riflette sul legame con ciò che ci ha formati, tra persistenza e trasformazione. È una meditazione visiva su ciò che resta vivo, anche nel cambiamento.
Date
Gennaio 2024
Luoghi
Brescia
DESCRIZIONE
In Radici, l’artista restituisce, attraverso segni essenziali e sovrapposizioni delicate di colore, l’anima di un luogo familiare e profondamente significativo: il luogo natale. Una presenza silenziosa, custodita nella memoria, che appare in bilico tra realtà e ricordo.
L’architettura al centro della scena si staglia con forza e leggerezza allo stesso tempo, come fosse impronta e visione insieme. I toni caldi del fondo si fondono con la trasparenza dell’azzurro, generando un’atmosfera rarefatta, sospesa. I rami nudi, tracciati come vene, avvolgono e attraversano la composizione: non sono solo elementi naturali, ma metafore di appartenenza, radicamento, persistenza.
Il titolo richiama il legame con ciò che ci ha formati, ma l’opera suggerisce anche una sottile ambiguità: tutto sembra immutabile, eppure tutto cambia. I dettagli architettonici resistono nel tempo, ma la luce, i colori, la percezione si rinnovano a ogni sguardo.
Radici è un omaggio silenzioso alla memoria e alla trasformazione. Una riflessione visiva su ciò che resta e su ciò che, pur cambiando, continua a definirci.
DETTAGLI
TITOLO DELL’OPERA: Radici (Invisible)
AUTORE: Maria La Rosa
TIPO DI SUPPORTO: Carta (Paper)
DIMENSIONE: 29,7 x 21,0 cm (11,7x 8,3 in)
TECNICA: Tecnica mista su carta
ANNO: 2024
REALIZZAZIONE in: Italia, Brescia

LA PAROLA ALL’ARTISTA
In Radici ho voluto esplorare il legame profondo con il mio luogo natale, restituendone l’anima attraverso segni minimi e velature di colore che si intrecciano come ricordi. L’architettura che emerge non è solo reale, ma anche visione, memoria, emozione. I rami tracciati come vene rappresentano un radicamento affettivo, una presenza che continua a vivere dentro di me. Ho cercato di creare un’atmosfera sospesa, dove il tempo si dilata e tutto sembra insieme eterno e mutevole. Quest’opera è una riflessione silenziosa su ciò che ci forma, ci lega e ci trasforma.